Ciao Mondo!

Cari…in inglese si direbbe brother in arms…in tedesco di bonvi
Kameraten…la ricchezza della lingua italiana ci permette di usare il
termine”compagni d’ignoranza”…quindi…
Cari compagni d’Ignoranza (con la maiuscola perché elevata a segno
distintivo), quest’anno ci sta lasciando, anno in cui il Calendario Carrista è
stato rispettato in pieno raggiungendo punte sublimi come gli spaghetti
riscaldati aglio olio peperoncino e amaro del capo, l’assalto di fanteria
alpina a val serena, per culminare con una trasferta nella terra natia dei
nostri amati Leopard che si narrerà per generazioni.
Ho voluto, come fanno le riviste serie, selezionare la foto dell’anno, quella
che meglio sintetizza il 2019 karrista.
La selezione è stata facile
Questa è l’Immagine dell’Anno 2019.


Qua si può cogliere la sintesi dello spirito carrista, l’eroico combattente
italico assopito ma non domo, provato dai ripetuti attacchi teutonici.
C’è un non so chè di epica omerica in questa foto, il novello Ulisse
prostrato dalle battaglie, mentre fuori Diomede, il suo miglior amico si
accascia a terra e dorme come non ha dormito negli ultimi anni (della sua
personale odissea), un’improbabile Achille resiste a orde barbariche
(probabilmente proci) che lo vogliono colpire nel suo famoso punto
debole…il ricciolinen. E poi due fedelissimi che si fanno attrarre dalle
sirene sotto forma di ciambelle fritte mentre l’unico ancora quasi lucido è
un’incredibile Lusetti (che non ha equivalenti né nell’Iliade che
nell’Odissea, facciamoci una domanda e diamoci una risposta).
E’ un’immagine che ci riporta alla ricerca del Santo Graal, ma soprattutto
cosa succede dopo che ne trovi parecchi di Graal (si parla di 4 o 5 a testa,
che ovviamente nel tramandare la leggenda diventeranno 8 o 9).
E’ un’immagine che con la sua potenza visiva potrebbe trovare posto nei
quadri del Caravaggio o di Rembrant o di Vermeer, dove la drammaticità
della vita quotidiana carrista viene colta nella sua massima espressione.
Ma al di là di queste dotte disquisizioni, questa è la dimostrazione
scientifica della forza dell’Ignoranza carrista.
Dottori, persone colte che hanno studiato anni nelle migliori accademie
europee, messi a contatto con la forza contagiosa dell’Ignoranza carrista
(sempre con la I maiuscola, si badi bene) soccombono e provano la
pressione arteriosa al piumino più o meno originale dell’eroico
combattente, uscendo con una diagnosi geniale “è ubriaco”.
E ha provato la pressione al piumino non perché indossato dal quasi
defunto, ma perché obnubilato dalla luce carrista sprigionata dal
kamerata….fosse stato alle Maldive gli provavano la pressione sui
braccioli da galleggiamento bambini.
Questo è troppo anche per uno che non creda al disegno divino che ci ha
portato nei carristi tutti insieme.
Un disegno però che a volte viene frainteso…il computerone della difesa
non ha creato un corpo di élite mettendo i giovani migliori prodotti dal
suolo Italico dentro a un potente mezzo corazzato pronti a difendere la
patria.
Il computerone ha voluto difendere la patria dai carristi, mettendoli
dentro a 60 tonnellate d’acciaio possibilmente con motore e cannone
rotto. La corazza serve a difendere i cittadini dai carristi e non a difendere
i carristi dagli attacchi.
E’ in questa interpretazione che sono fiero d’essere carrista, diverso da
quelli fuori dalla corazza.
Ed auguro a tutti i miei Compagni d’Ignoranza di poter raggiungere vette
ancora più basse (vette basse è un bell’ossimoro) in questo 2020 che
vedrà il primo appuntamento del calendario carrista venerdì 10 e che
spero ci potrà vedere ancora più numerosi…perché noi siamo diversi da
quelli là fuori oltre la corazza.
Buon Anno
Compagno nell’Ignoranza Marco Bucci

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